Bruno Garofalo nasce a Napoli nel 1945, qui si diploma Maestro d'Arte, e frequenta l'Accademia di Belle Arti, fino al 1968, anno in cui entra a far parte della compagnia "Il Teatro di Eduardo".
Il suo primo impegno consiste nel ripristinare la scenografia originale della prima edizione di "Natale in casa Cupiello", e nel ricostruirne le parti mancanti tra cui il famoso presepio.
Dopo essere stato aiuto scenografo di Renato Guttuso per "Il contratto" andato in scena al teatro La Fenice di Venezia e di Mino Maccari per la messa in scena del "Falstaff" di Verdi al Maggio Musicale Fiorentino, firma la sua prima scenografia per la Compagnia di Eduardo, con lo spettacolo "Non ti pago" che va in scena al Teatro Metastasio di Prato, nella stagione 1969/70.
Tra il 1968 ed il 1980, realizzerà per Eduardo, scene e costumi per 14 allestimenti completi, oltre a collaborare ininterrottamente con il Maestro per tutte le iniziative teatrali ed artistiche che si andavano realizzando in quegli anni, ricavandone una irripetibile esperienza di mestiere e di vita.
Tra i titoli più noti ricordiamo la versione in prosa e poi lirica di "Napoli milionaria" che andrà in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto, con la musica di Nino Rota. Seguiranno, poi, tra gli altri "Il monumento" al Teatro della Pegola di Firenze, "Sabato, domenica e lunedi" andato in scena al teatro Old Vic di Londra.
Insieme ad Eduardo ed a Rota, individua nell'allora nascente "Nuova Compagnia di Canto Popolare" una preziosa realtà artistica e culturale nel campo etnomusicale, per cui, insieme ai due maestri, ne organizza il debutto sulla scena internazionale, curandone il concerto/spettacolo nell'ambito del Festival di Spoleto, e poi nel teatro napoletano di Eduardo, il San Ferdinando, nel quale realizzerà, poi la scenografia per una spettacolare edizione della "Cantata dei pastori", interpretata dalla stessa Compagnia, con la regia di Roberto De Simone.
Nel campo della Lirica , si ricordano le sue scenografie per "Macbeth" al Maggio Musicale Fiorentino, nell'edizione del 1975 per la regia di Franco Enriquez e la direzione di Riccardo Muti.
Alla Piccola Scala di Milano, progetta le scene per "Il marito disperato" di Cimarosa, diretto da Giulio Chazalettes. Firma scene e costumi al Festival dei due Mondi di Spoleto, per l'edizione lirica di "Napoli milionaria", con le musiche di Nino Rota e la regia dello stesso Eduardo.
Suo, il progetto e l'elaborazione di una struttura autonoma e adatta ad accogliere la messa in scena di operine da camera, macchina lignea realizzata per l'ansamble dei Solisti Aquilani, e che in una tournee italiana ed estera, ha accolto le scene ed i costumi de: "La cameriera brillante" e "La cambiale di matrimonio", di Cimarosa, opere dirette da Vittorio Antonellini per la regia di Angelo Corti.
Nella primavera del 2000 collabora con il Rossini Opera Festival di Pesaro, all'allestimento de "La scala di seta" di G. Rossini, per la regia di Luca De Filippo e la direzione di A.Zedda, firmandone scene e costumi.
Nel 1969, fonda, insieme ad Armando Pugliese, e con A.Teresa Rossini, Michele Placido, Lombardo Fornara, ed altri, il "Teatro Libero di Roma", struttura cooperativa con la quale realizza vari spettacoli tra i quali: "Iwona principessa di Borgogna" di W.Gombrowitz, "Il barone rampante" di Italo Calvino, spettacolo che va in scena alla Biennale di Venezia Teatro, e "Masaniello" di Porta/Pugliese, con Mariano Rigillo, Lina Sastri, Angela Pagano, che dopo due anni di repliche italiane, partecipa a prestigiose rassegne Europee, tra le quali il Festival di Nancy ed il Festival di Edimburgo.
Nell'arco della sua carriera collabora inoltre con il Teatro alla Scala di Milano, con la Biennale di Venezia, con l'Associazione Teatrale Emilia/Romagna, con il Festival di Taormina, con il Piccolo Teatro di Milano, con il Teatro di S.Carlo di Napoli, con il Festival dei Due Mondi di Spoleto,con le maggiori Cooperative teatrali e Compagnie private, e con il Teatro Stabile di Roma per il quale è stato anche direttore degli allestimenti negli anni 78/79/80.
Nella sua carriera di scenografo e costumista, Garofalo conta al suo attivo la realizzazione di circa duecento spettacoli, e la collaborazione con alcuni dei più importanti registi italiani ed europei.
Per il Cinema si ricordano le scenografie di: "Woizzek" per la regia di Giancarlo Cobelli, di "La trastola" per la regia di Vittorio Caprioli, di "Scusate il ritardo" per la regia di Massimo Troisi, di "Scugnizzi" per la regia di Nanni Loi, di "Concilio d'Amore" per la regia di W.Shoereder.
Ha collaborato inoltre ad importanti produzioni di filmati pubblicitari, in veste di Art director.
Ha insegnato Scenografia presso la prima cattedra dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Suoi gli allestimenti dei più importanti concerti di musica leggera degli ultimi anni, tra i quali ricordiamo in particolare: "Automobili" e "Come è profondo il mare"di Lucio Dalla. "Banana Republic" di De Gregori - Dalla. "Dalla - Morandi" nella versione teatrale e invernale. "Nero a metà" di Pino Daniele.
E' del 1989 lo spettacolo "Sona, sona", affresco drammaturgico e musicale sulla vita di Eleonora Pimentel Fonseca, ed ambientato a Napoli durante i moti della Repubblica Napoletana.
Ed ancora le regie di "Novecento Napoletano", grande affresco sulla storia della canzone classica Napoletana, che ha già avuto tre edizioni, e che ha riscosso particolare successo nelle sue tournèe in Argentina, in Francia, in Germania ed in Giappone, dove è stato programmato nelle sedici principali città di quel paese, e dove per la canzone d'autore Napoletana vi è un particolare ed appassionato interesse e di un altro straordinario e duraturo successo come C'era una volta Scugnizzi.
Nell'ultima stagione teatrale ha visto rappresentare il dramma " il compleanno di Baudelaire " scritto con Luca Cedrola e interpretato da Giuseppe Zeno.
Nel 2014 mette in scena di "Napoli nella tempesta" rielaborazione dell'ultimo lavoro di Eduardo, la traduzione de La Tempesta di Shakespeare, interpretato da Mariano Rigillo e nel 2015 Diario di sè di Luca Cedrola, con Vanessa Gravina e Graziano Piazza presentato in anteprima nazionale al Napoli teatro Festival 2015.