Attore, regista e docente di accademie, ha lavorato sempre in ruoli protagonisti o primari con grandi registi della scena nazionale e internazionale come L. Ronconi (Venezia Salva, Infinities,
Odissea doppio ritorno), P. Stein (Tito Andronico, Penthesilea, Demoni, Der Park), B. Besson (Mille franchi di ricompensa, Tuttosà e Chebestia), A. Vassiliev (studio sul Gabbiano), G. Lavia ( I
pilastri della societá di Ibsen), F. Tiezzi (Paradiso, Adelchi, Passaggio in India, Romeo e Giulietta, Stesso Mare), M. Castri (Misantropo), C. Lievi (Dreck-Schifo, Caterina di Heilbronn, Alla
meta, Principe di Homburg, La fine dell'inizio), A. Calenda (Aiace), N. Garella (Innamorati, Esuli, Intrigo e amore, Medea, Arlecchino servitore di due padroni), G. Nanni (Marx a Soho, Dialoghi
con Leucò), P. Maccarinelli (Oreste), G. Sepe (Itala film Torino, Santa Giovanna dei macelli, Buon compleanno S. Beckett, L'età del jazz), G. Mauri (Re Lear), M. Missiroli (Zio Vanja) e poi
ancora con Mauro Avogadro ( il Benessere di Brusati, la Donna del mare di Ibsen), C. Pezzoli (La tragedia spagnola), Daniele Salvo ( Giulio Cesare, Re Lear, Edipo, Coefore) W. Malosti (Macbeth),
M. Conti (Sorveglianza stretta di Genet) ..alternando spettacoli classici ad una ricerca personale di personaggi che abbiano una forte connotazione contemporanea come nel monologo Dreck-Schifo di
R. Scheneider; una ricerca che è anche musicale lavorando in diversi melologhi con musicisti del calibro di Michele Campanella, Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Giacomo Manzoni, vincitore del
disco d'oro europeo del barocco con il Werther di Gaetano Pugnani per l'Accademia Montis Regalis . Anche protagonista delle scene del Teatro antico di Siracusa (Oreste del 2000) o di Epidauro in
Grecia ( Penthesilea con Peter Stein), ricerca la sua necessità artistica anche in luoghi non prettamente teatrali, come nei Demoni di Peter Stein anche per il Lincoln Center di New York o in
Infinities di Luca Ronconi per il piccolo teatro di Milano. Come regista s’interessa principalmente alla drammaturgia contemporanea, mettendo in scena tra gli altri, autori come Jane Cox (“Il
desiderio di conoscere”), Copì (“La donna seduta”), e ultimamente “L’Intervista” di Theo Van Gogh con V. Graziosi, tratto dall’omonimo film che è valso il premio Adelaide Ristori a Viola
Graziosi, . Per il Ravenna Festival ha curato la regia di “Gerusalemme perduta” dai testi di P. Rumiz, con musiche di Sasha Karlic per il Ravenna festival , per il Piccolo teatro di Milano e per
il festival biblico di Vicenza. Per il cinema è uno dei protagonisti di ” Valzer” di Salvatore Maira (Festival di Venezia con premio Pasetti e Tokyo), “Sopra e sotto il ponte” di Alberto Bassetti
(Festival di Toronto e Nantes), “ La cosa giusta” di Marco Campogiani (Festival di Torino).