Napoli, qualche giorno prima di Natale. Come ogni anno, il presepe vivente con le sue figure classiche ad affollare le chiese barocche della città, la fibrillazione delle strade, le processioni nel rito sacro e profano che glorifica l’avvento del Bambin Gesù. Al fondo di una navata appare la figura apocrifa del mantesiniello, il pastore effeminato. Ed è proprio lui l’oggetto del desiderio – irraggiungibile – della protagonista che si perderà dietro alla sua ossessione sensuale. Quarantotto ore di deliquio amoroso che la porteranno ad affrontare i propri limiti, e fare i conti con il proprio passato e il presente, fino a venire a capo delle proprie debolezze, e da lì trovare la forza per ricominciare.