Dai tempi di Achille Lauro, e forse anche prima, ma io non posso ricordarlo,colui che ricopre la carica di Sindaco di Napoli viene colto da uno strano morbo.
Totalmente dimentico di essere stato eletto dal popolo per svolgere un lavoro, siamo d’accordo, gravoso ed improbo, e diviene convinto di trovarsi seduto su quella poltrona per volere divino o diritto ereditario. E da qui i deliri di onnipotenza.
Prendendo in considerazione solo gli ultimi Vicerè, di Bassolino ricordiamo Piazza Plebiscito,perché di altre opere non se ne parlava nemmeno, solo di trasformazioni, perché non c’è una lira (ops, scusate, non c’è un euro)! Quindi un enorme posteggio, ammasso di ferraglie informe in pieno centro, diventa una delle più belle piazze d’Italia, ed oscura nella memoria di noi comuni plebei, le nefandezze che seguiranno.
Di Rosetta si ricorda il nulla, a voler essere buoni, altrimenti dobbiamo parlare delle stagioni della munnezza.
Gigino vuole passare alla storia come il creatore della più grande ZTL d’Europa. Delle dimensioni di una città emiliana, paralizza il traffico, linfa vitale di una metropoli e taglia completamente fuori dai giochi numerosi e tra i più antichi esercizi commerciali della nostra città.
Approfittando della kermesse velica della coppa America ha reso inagibile un’ area della città più vasta di quanto non fece il terremoto dell’ottanta.
Con la scusa di voler trasformare uno sport d’ elite, quale la vela, in una manifestazione popolare, ha trasformato la splendida e già ferita Villa Comunale di borbonica memoria, in una fiera di paese.
Benvenga via Caracciolo pedonalizzata, ma a patto di creare dei bar, degli chalet a modello di Mergellina, e perché no, epoche, dei lidi balneari, visto che le ultime analisi decretano che l’acqua di mare è pulita, e l’inquinamento è relegato in altre zone ed ha ricordi di altre.
Così è desolazione e squallore, tra poco si annoieranno anche i pedoni, ancora numerosi attratti dalla novità. Ma, diciamocelo, via Caracciolo era stata creata per la circolazione delle auto, come passeggiata lungomare e piuttosto scarna e bruttina.
Per non parlare delle centinaia di migliaia di cittadini che in questa gigantesca ZTL ci abitano, ci vivono e ci lavorano, ed ai quali è stata resa la vita impossibile.
Sono stati calpestati, con l’inganno della visibilità internazionale dovuta alla coppa America, e doppiamente ingannati con la promessa della provvisorietà, commercianti e restauratori che, oltre a pagare le tasse, pagano i fitti più cari di Napoli.
Come il suo predecessore, che affermava che il Napoletano se la cava sempre, ovvero può sopportare di tutto, sta tirando ulteriormente una già esageratamente già ristretta cintura.
Ma, si sa, il popolo ama i suoi sovrani, e prima di rivoltarsi e mandarli sulla ghigliottina, gli rivolge le suppliche: Gigino ripensaci!
Luca Murolo
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