Cardinale: E non avete avuto altro motivo? – domandò il cardinale, quando don Abbondio ebbe finito.
Don Abbondio: Ma forse non mi sono spiegato abbastanza, – rispose questo: – sotto pena della vita, m’hanno intimato di non far quel matrimonio.
Cardinale: E vi par codesta una ragion bastante, per lasciar d’adempire un dovere preciso?
Don Abbondio: Io ho sempre cercato di farlo, il mio dovere, anche con mio grave incomodo, ma quando si tratta della vita…
Cardinale: E quando vi siete presentato alla Chiesa, – disse, con accento ancor più grave, Federigo, – per addossarvi codesto ministero, v’ha essa fatto sicurtà della vita? V’ha detto che i
doveri annessi al ministero fossero liberi da ogni ostacolo, immuni da ogni pericolo…
Don Abbondio: Torno a dire, monsignore, – rispose dunque, – che avrò torto io ma il coraggio uno non se lo può dare…
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